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venerdì 3 maggio 2013

Come smettere di essere tristi

La tristezza è un male silenzioso che colpisce molte più persone di quanto pensiamo.
Sai che anche le persone che sorridono sempre e sembrano eternamente di buon umore, spesso, quando nessuno le vede, sono inghiottite dalla tristezza?

Chi è triste in genere tende a isolarsi proprio per non mostrare la sua tristezza agli altri.

Ma indipendentemente dalla causa, c'è qualcosa che si può fare per liberarsi da quella nuvola grigia nella nostra testa?

Sì, qualcosa si può fare.



  • Parla a qualcuno di come ti senti
    Il sollievo che puoi provare parlando a qualcuno di ciò che provi è una delle cure migliori che ci possa essere. E come versare un bicchiere pieno di acqua dentro il
    Come smettere di essere tristi
    lavandino...
    La cosa importante è che la persona con cui ne parli sia qualcuno che ti vuole veramente bene, un vero amico.

  • Metti per iscritto
    Se non hai nessuno con cui parlare, allora potresti usare l'alternativa di scrivere come ti senti in un foglio di carta. È comunque un modo per esternare i tuoi sentimenti e per mettere in ordine le idee. A volte, dopo averlo fatto, le cose si vedono sotto un altro punto di vista. 
     
  • Piangi
    Se ne senti il bisogno, lascia libero sfogo al pianto. È un modo per buttare via le emozioni negative e resettare. Non c'è nulla di cui vergognarsi...

  • Concentrati sugli altri
    E' provato che le persone più tristi sono quelle che si concentrano troppo su se stesse. Prova a pensare meno a te e più agli altri. Non a caso è stato detto che “c'è più felicità nel dare che nel ricevere”. È un principio che vale anche a livello emotivo.

Ma se la tristezza non va via nemmeno così?

Allora forse la tua non è semplice tristezza. Forse hai un problema un po' più grave e la tristezza è solo un sintomo: soffri di una leggera depressione. Le statistiche dicono che molte persone soffrono di questo male.

Come capire se ne soffri anche tu?

Come smettere di essere tristi
I principali sintomi sono questi:

sbalzi d’umore,

marcati cambiamenti nel comportamento,

isolamento sociale,

calo di interesse per quasi ogni genere di attività,

mutamento nelle abitudini alimentari,

disturbi del sonno,

forte sentimento di indegnità

ingiustificati sensi di colpa.

Se questi sintomi restano presenti per oltre 3 settimane, allora forse sarenne opportuno rivolgersi ad un medico per avere dei chiarimenti al riguardo. 

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